Incontro del 23 gennaio 2021

Dopo avere dato il benvenuto a Silvia, new entry del gruppo, comincia lo scambio di impressioni intorno al libro della scrittrice francese. 

Ambientato negli anni sessanta, racconta la storia di una studentessa (la scrittrice in persona) che decide di abortire: in quegli anni l’aborto può essere praticato solo clandestinamente e la giovane si trova ad affrontare una vicenda sconvolgente narrata in modo conciso, asciutto e non emotivo, tanto da provocare indignazione, dolore e a volte repulsione.

Ci si interroga sulla natura di questo libro: lontano dall’essere solo un’autobiografia, la Ernaux ha voluto fondere in esso letteratura e sociologia partendo da un’esperienza personale. Concordiamo tutti che in esso non sia centrale la questione morale intorno all’aborto o alla maternità, quanto piuttosto quella del privilegio di classe, della ragazza universitaria che vuole riscattarsi da una situazione sociale considerata come inaccettabile e, infine, della legge giusta. La protagonista ingaggia una lotta contro se stessa che la porterà quasi all’autodistruzione nella sostanziale indifferenza della classe medica e degli uomini e donne che incontra nel suo doloroso percorso.

La discussione prosegue sul tema della sessualità e dell’educazione delle bambine e dei bambini, necessaria a partire da famiglia e scuola. 

Al termine dell’incontro scegliamo il nuovo testo: “La grammatica dell’amore” di Rocio Carmona.