Potete vedere QUI le preghiere e le letture della messa domenicale.


Il vento sotto le nostre ali

Pregherò il Padre e vi darà un altro Paràclito (Gv 14,15-21)

Agli inizi degli anni Ottanta i compositori Jeff Silbar and Larry Henley hanno scritto una canzone chiamata Wind beneath my wings (Vento sotto le mie ali) ed è stata interpretata da allora da tanti artisti famosi. La canzone parla di una persona, non specifica bene se si tratta di una madre, un amico o un coniuge, che è stata di grande sostegno per il cantante. 

L’interprete si presenta come uno che ha avuto molto successo nella vita, ha brillato ed è riuscito a volare molto in alto, ma riconosce di esserci riuscito solo grazie a questa persona che gli dava forza e che lo sosteneva. Questa persona, sempre in penombra, non pretendeva la gloria o la riconoscenza, ma era contenta che l’altro brillasse. Il cantante riconosce però che questa persona nascosta era la sua forza, la sua luce, la sua consolazione, e se lui era riuscito a volare così in alto lo doveva solo a quel personaggio discreto, che era il vento sotto le sue ali.

Io immagino così lo Spirito Santo. Lui è quella persona nascosta, impercettibile, che non pretende il protagonismo, ma vuole solo che noi voliamo in alto, e per questo resta sempre in penombra ma non inattivo, Lui è la nostra luce, la nostra consolazione e la nostra forza, se noi lo lasciamo starci vicino, sarà un potente vento sotto le nostre ali.

Un Paràclito

Nel Vangelo di questa domenica Gesù promette ai suoi discepoli un “Paràclito”. Questa parola poco usata da noi è piena di significato, in greco Paràcletos significa “chiamato vicino”, cioè, si riferisce a uno che io chiamo perché mi stia accanto. In latino viene tradotto Advocatus (da qui il nostro “avvocato” in italiano). 

Quando Gesù ci promette lo Spirito Santo ce lo presenta come un Paràcletos, uno che è vicino a noi per consigliarci nelle nostre decisioni, consolarci quando siamo sofferenti e aiutarci quando siamo deboli. Lo Spirito Santo è un dono immenso, perché anche se è Dio, non esita a diventare il nostro assistente personale, ci vuole protagonisti della nostra crescita interiore e non si crea problemi a mettersi in penombra.

La cosa più bella e sbalorditiva è che Gesù è il primo a volerlo per noi, per questo dice ai suoi apostoli: «Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito». Fino all’Ultima Cena Gesù era stato sempre con gli apostoli, diventando il loro Maestro, consigliere, consolatore; ora, sapendo che doveva andare presto in cielo, promette un altro che sarà accanto a loro. Non sarà, però, un aiuto passeggero, ma permanente, per questo Gesù aggiunge: «Perché rimanga con voi per sempre».

Alcuni non lo riceveranno

Ma… perché queste preferenze? Gesù non è forse venuto per tutti? Perché dà lo Spirito Santo solo a alcuni? Gesù dice agli apostoli che «il mondo non può riceverlo perché non lo vede e non lo conosce». Ah! Ecco la ragione! Non è che Gesù escluda alcuni, ma piuttosto sono alcuni che si autoescludono.

Quando Gesù parla de “il mondo” non si riferisce né alla terra né all’umanità, ma a quelle persone che sono attaccate al mondo, alle cose materiali, che limitano i loro orizzonti solo a quello che possono vedere, toccare. Queste persone non potranno ricevere lo Spirito Santo, non perché Dio non voglia mandarlo a loro, ma perché loro lo evitano, non riescono a conoscerlo perché si chiudono alla visione soprannaturale della vita, considerano solo i piaceri, le cose materiali, il potere e per questo diventano ciechi e non riescono a vedere lo Spirito e, conseguentemente, sono incapaci a conoscerlo e quindi non lo riceveranno mai.

Se vogliamo ricevere lo Spirito con tutti i suoi benefici dobbiamo aprire i nostri occhi a una visione soprannaturale; che le cose di questo mondo, sia quelle belle sia quelle spinose, non ci mettano i paraocchi. Coltiviamo questa visione soprannaturale con la preghiera, le buone letture, le conversazioni spirituali, e vedremo che persino le cose di questo mondo saranno piene di luce e di bellezza.

Lo Spirito dimora in noi

Subito dopo Gesù aggiunge: «Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi». Gli apostoli si erano già aperti all’azione di Dio, quei tre anni con il Maestro avevano cambiato la loro prospettiva, ma avevano ancora molta strada da fare. 

Anche noi abbiamo cambiato la prospettiva, la fede in Dio ci ha trasformati e ci ha dato una marcia in più, per questo Gesù promette anche a noi lo Spirito Santo che sarà quella forza interiore che darà pienezza alla nostra vita. Gesù dice anche a noi: «Voi lo conoscete», infatti lo Spirito ci ha già illuminati e dimora dentro di noi dal momento del battesimo. 

Non dobbiamo fare salti mortali per avere lo Spirito, dobbiamo solo tornare continuamente alla nostra interiorità e riuscire ad avere un’amicizia molto intima con Lui e i frutti saranno splendidi! È sotto la sua luce che impariamo il vero senso del tempo e dell’eternità, la fedeltà all’amore, la fugacità delle cose di questo mondo; lo Spirito ci insegna ad amare, a perdonare, a dimenticare le offese (cosa che solo con le nostre forze ci risulta quasi impossibile), a fare il bene senza aspettare la ricompensa, a fidarci di Dio e ad amarlo sopra tutte le cose.

Scusate se mi permetto di scrivere qui la traduzione della canzone Wind beneath my wings, ma penso che se la dedichiamo allo Spirito Santo calza a pennello.

Dev’essere stato freddo lì alla mia ombra
senza mai avere la luce del sole sulla tua faccia.
Eri contento di lasciarmi brillare, fai sempre così,
hai sempre camminato un passo indietro.

Così ero l’unico con tutta la gloria
mentre tu eri l’unico con tutta la forza,
un bel viso senza un nome per così tanto tempo,
un bel sorriso per nascondere il dolore.

Hai mai saputo che sei il mio eroe
e tutto ciò che vorrei essere?
posso volare più in alto di un’aquila
perché tu sei il vento sotto le mie ali.

Sarebbe potuto passare inosservato
ma io ho tutto qui nel mio cuore.
Voglio che tu sappia che so la verità. Certo che la so!
Io non sarei niente senza di te.

Diamo più attenzione allo Spirito Santo, invochiamolo con frequenza. Ci sono tante preghiere dedicate a Lui, basta ricordare quei due inni, il Vieni Santo Spirito e il Vieni Spirito Creatore. Scopriamo la bellezza di camminare con lui, scopriremo che Lui sarà veramente luce per la nostra mente, consolazione per il nostro cuore e forza per la nostra vita. Con Lui riusciremo a volare molto in alto perché Lui sarà veramente un potente vento sotto le nostre ali.